L’addio ai Cookie su Chrome. Cosa cambia?

Dopo 30 anni, l’azienda americana Google avvia ufficialmente la sperimentazione su un numero selezionato di persone per disabilitare sul browser Chrome i cookies.

Cosa si intende per Cookie?

Facendo un passo indietro, i cookie sono dei file di testo che memorizzano informazioni sul comportamento di navigazione degli utenti Internet sui loro dispositivi. I cookies raccolgono una grande varietà di dati: da un lato favoriscono un’esperienza più piacevole agli utenti, ad esempio ricordando i dati di accesso dell’utente da una precedente visita ad un sito. Dall’altro, consentono di personalizzare i contenuti del sito web in base al comportamento di navigazione rilevato o per mostrare agli utenti annunci pubblicitari mirati.

Questo cambiamento potrebbe rivoluzionare in modo significativo le modalità di navigazione, oltre a stravolgere quasi totalmente il settore dell’online advertising.

Dallo scorso 4 gennaio, sono stati 30 milioni gli utenti selezionati da Google per la fase di test della nuova protezione anti-tracciamento. È facile capire se si è nell’1% degli utenti sperimentali: al primo accesso a Chrome si viene accolti da un pop-up personalizzato che informa sulle novità relative al rispetto della privacy.

Google ha deciso di mutare approccio per tutelare maggiormente la privacy degli utenti. A fronte di ciò, è importante ricordare gli interessi dell’azienda americana: l’attività online degli utenti sarà comunque monitorata, ma in modo più discreto.

Questo progetto Google arriva in ritardo rispetto ai competitor. I browser Safari (di proprietà Apple) e Firefox, infatti, hanno già implementato una funzionalità simile da diversi anni.
La differenza fra questi due browser e Chrome è che quest’ultimo è usato da due terzi degli utenti. Questo dato mette in luce quanto questo cambiamento possa mettere a rischio i profitti di chi lavora nel settore dell’online advertising.

Le aziende e le concessionarie di pubblicità fino ad oggi hanno costruito i loro business model e le loro attività sulla profilazione dei potenziali clienti e dunque adesso dovranno rimettere in discussione l’approccio.

Le aziende non potranno più raccogliere in autonomia i dati sui potenziali clienti: la rimozione dei cookie di terze parti non rende totalmente private le ricerche online, ma le aziende non potranno vederle.

Google diventa per questo l’unico interlocutore con cui parlare per avere queste informazioni.

Si potrebbe parlare di potenziale monopolio del mercato pubblicitario?

Google dichiara di voler eliminare a partire dalle seconda metà del 2024 i cookie per tutti gli utenti di Chrome.

Secondo la no-profit Electronic Frontier Foundation Google starebbe spacciando questo approccio come “vantaggioso per gli utenti”, quando in realtà sta semplicemente limitando il tracciamento in modo da poter distribuire le sue conoscenze agli inserzionisti disposti a pagare.

“Questo è solo un altro passo nella trasformazione del browser Google ad agente utente ad agente pubblicitario”.

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